Through The Night Softly

 Era come se nessuno avesse visto. 

(Posso cercare una soluzione migliore?) 




I

Dalla biglietteria al foyer passando per la scala 1. 

(Posso cercare una soluzione migliore?)


Entri.

Dopo che sei entrato e hai ritirato il tuo biglietto inizi a scendere le scale. Come hai fatto altre volte quando sei venuto in questo teatro. O forse qui non ci sei mai stato. Perché è la prima volta che entri in un teatro. Oppure è la prima volta che vieni in questo teatro. Ti hanno invitato e allora ti sei lasciato convincere e sei venuto. Sei con qualcuno che voleva venirci. Oppure sei da solo e volevi semplicemente venire a teatro. In questo teatro e  non in  un altro.

Ora che hai il tuo biglietto in mano vuoi andare in platea ma in questo teatro per arrivare alla platea devi scendere due rampe di scale. E queste due rampe di scale, per praticità, le indichiamo come la scala 1.

II

Il foyer


Appena abbandoni la biglietteria e la maschera ti ha vidimato il biglietto, incontri Qualcuno. Per comodità (e in omaggio a Robert Pinget e al suo romanzo Quelqu’un del 1965) lo chiameremo Qualcuno, anche se i Qualcuno sono più di uno e sono disseminati nelle due rampe di scale che stai scendendo. Qualcuno sono uomini e donne che attendono quelli come te che sono venuti a teatro a vedere uno spettacolo. Possiamo dire che i Qualcuno sono gli attori e le attrici dello spettacolo che presto avrà luogo. O è già cominciato? A te sembra che non lo sia. In realtà tutto è iniziato appena hai ritirato il tuo biglietto. O forse è iniziato quando hai chiuso alle tue spalle la porta di casa per venire a teatro.

Qualcuno ti parla. Ma non sta parlando realmente con te. E poi non sono parole sue. Sta parlando di qualcuno o di qualcosa in un contesto diverso, in un’altra storia, con altri riferimenti.  E mentre tutto  questo si svolge durante la tua discesa delle due rampe di scale, Qualcuno ti accompagna, ti guida gentilmente. Qualcuno ti indica di proseguire, di scendere gli scalini verso il foyer.



III

Nel foyer rivolto verso la scala 2


Quando sei arrivato nel foyer non puoi ancora accedere alla platea. Pensavi che ti saresti seduto per assistere allo spettacolo che in genere sia svolge sul palcoscenico. Questa è la norma, solitamente, ma non questa volta. Pensavi che i Qualcuno di prima fossero semplicemente il preambolo, il prologo, ma non è così.  O forse non pensavi proprio niente. Non c’è ragione di pensare a qualcosa, tante volte.

Alcuni diffusori acustici trasmettono una registrazione sonora. Sono voci di altri Qualcuno, attori che hanno  precedentemente registrato altre parole o le stesse che ora Qualcuno sta pronunciando ad alta voce, passandoti accanto. 

Sì, quelle che senti registrate sono proprio le voci degli attori, i Qualcuno, che ora ti attendono nel foyer del teatro, e che ti  hanno preceduto nel scendere le scale.

Le tende rosse che dividono il foyer dalla sala teatrale sono ancora chiuse. Sono intenzionalmente chiuse perché ora Qualcuno ti invita a sederti in alcune sedie disposte apposta per te. Proprio lì, nel foyer

Ora Qualcuno scende da una scala che ti sta di fronte e che sale verso una delle uscite di sicurezza di questo teatro ( in questo caso la indichiamo come la scala 2)



IV

Non possiamo descrivere cosa vedrai


Qui ci  dobbiamo interrompere e non possiamo descrivere cosa vedrai sulla scala 

(scala 2) che sale verso un’uscita di sicurezza lassù, lontano, in alto.

Se sei venuto altre volte in questo teatro non hai mai notato questa scala, perché solitamente è nascosta da una pesante tenda di velluto rosso, come è naturale che sia in un teatro. Ma questa osservazione è perfettamente inutile se non sei mai stato in questo teatro. O in un altro teatro, in un tempo precedente.



V

Hai girato la sedia e ora vedi il corridoio e la scala 3


Ma procediamo nel racconto di cosa sta succedendo senza perderci in altre ipotesi e congetture, che lasciano  il tempo che trovano.

Dopo un tempo non meglio definito i Qualcuno ti invitano a girarti. Gli stessi Qualcuno  che ormai cominci a conoscere, perché sono le attrici o gli attori che ti hanno accolto all’inizio e si stanno prendendo cura di te. Ti invitano a girarti. A girare la stessa sedia dove ti sei seduto, perché ora l’azione si è spostata nel corridoio alla tue spalle. 

Una volta che hai girato la  sedia il corridoio è di fronte a te. Ti appare nella sua staticità di corridoio. 

Accanto al corridoio vedi un’altra scala di sicurezza, meno impervia della precedente che prosegue verso un’altra uscita di sicurezza che però non vedi. Stando seduto in quel punto del foyer non puoi vedere dove porta  la scala. Nessuno può vederla, a meno che  non salga i gradini della prima rampa, ma questo non ti è consentito farlo e quindi è perfettamente inutile parlarne.  Questa scala la vogliamo indicare come la scala 3

Ancora una volta i Qualcuno si relazionano e interagiscono dinamicamente e drammaticamente intorno a te e negli spazi di scale e corridoi.



VI

Si aprono le tende e attraversi la platea.

(Era come se nessuno avesse visto).


Quando è trascorso un tempo che ora non siamo in grado di prevedere, finalmente i Qualcuno, a loro volta interpreti di questa strana serata, aprono le tende che danno  accesso alla sala teatrale, la platea. Ti invitano a entrare.

A questo punto dovrai attraversare la platea. Non potrai sederti per guardare uno spettacolo, come avresti fatto in un’altra serata, in un altro tempo, in un altro teatro. Non c’è nessuno  spettacolo da vedere sul  palcoscenico. 

Ti verrà assolutamente impedito di sederti in  platea da quegli stessi Qualcuno che ormai conosci, e che saranno molto attenti a fare in modo che tu non ti sieda. Tu non lo sai ma è molto  importante che tu rimanga in piedi. Useranno dei fischietti per richiamare la tua attenzione. Ti sgrideranno. Arriveranno a pronunciare improperi. Useranno gesti risoluti e parole adatte per impedirti di sederti nelle poltrone della platea. 

Alcuni diffusori sonori invadono l’ambiente con una musica elettronica composta negli anni ‘80, mentre sul palcoscenico un grande schermo cinematografico rimanda le immagini di strani manufatti colorati, geometrici, che ruotano su se stessi, anch’essi progettati da uno studio di architettura e design negli anni ‘80. 

Sono oggetti di design, a loro volta diffusori per la musica nei giardini e nei parchi delle città. Sono oggetti che non sono mai stati prodotti, ma solo disegnati. E’ inutile dilungarci in questi dettagli. Purtroppo non possiamo prevedere  al  momento quanto durerà il tuo tempo di permanenza nella platea teatrale 



VII

Dalla platea vieni introdotto alla scala 4.


A un dato segnale le tende di velluto rosso sul lato opposto della platea da cui sei entrato vengono aperte dai Qualcuno che sono rimasti in platea in  piedi con te per il tempo necessario e stabilito in precedenza. Perché ora dalla platea vieni introdotto a un nuovo spazio dove troverai alcune sedie disposte affinché  tu possa sederti e vedere l’ultima azione che i Qualcuno hanno disposto per te.

Questa ultima azione si svolge sulle due rampe di scale di quella che indicheremo come scala 4 attraverso la quale si accede a un’altra ampia uscita di sicurezza.

Questa scala sarà da te usata al termine del tuo percorso per uscire dal teatro. 

Sei sceso da una scala per entrare in teatro e ora salirai una scala opposta alla prima per uscire dallo stesso teatro e ritrovarti in una strada che non è la stessa che hai fatto per entrare nel teatro.


VIII

All’esterno.

(Through the Night Softly)


Sei uscito. 

La città, di notte, continua la sua vita. 

E con tutta probabilità sul muro di fronte, di rimpetto all’uscita, viene proiettato un video della performance dal titolo Through The Night Softly realizzata la sera del 12 settembre 1973 in Main Street a Los Angeles in California da Chris Burden  



https://www.dailymotion.com/video/x2qgzo5 

[In 1973, Chris Burden bought a month worth of late-night ad time on a local TV station in Los Angeles, and aired a 10-second film clip of Through the Night Softly, a performance where Burden, clad only in bikini underwear, crawls across a parking lot full of broken glass with his hands behind his back.]

Nel 1973, Chris Burden acquistò un mese di pubblicità a tarda notte su una stazione televisiva locale di Los Angeles e mandò in onda un filmato di 10 secondi dal titolo Through the Night Softly, una performance in cui Burden stesso, vestito solo di biancheria intima da bikini, striscia attraverso un parcheggio pieno di vetri rotti con le mani dietro la schiena.




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