I Tarocchi della nuova cosmogonia
I
Caverna
La prima carta è LA CAVERNA che ci indica il rifugio dagli eventi buoni e quelli meno buoni del nostro mondo. Rappresenta il nascondiglio delle emozioni, ma anche la scomparsa della natura gentile del mondo. La Caverna custodisce i segreti, fa sparire le azioni impure e nefaste degli uomini, e protegge dalla intemperie di un mondo squassato dall’idiozia e dalla vanità.
II
Uncino
La seconda carta è L’UNCINO (ricorda un amo per la pesca, ma anche questo va tenuto in poco conto) . L’Uncino si presenta come novità agli occhi del mondo, aggancia le nuvole della speranza e del futuro, le trascina e le sposta facendole sparire per quanti non sono in grado di capire le follie del mondo. L’Uncino - in questi Tarocchi delle Nuova Cosmogonia - è anche la presa inafferrabile e ineludibile del destino di stoltezza del mondo e delle sue azioni. E’ l’incastro per la ragione e per il cuore degli uomini. E’ anche l’esca per la vanità di coloro che abitano il mondo, ma può trasformarsi nell’àncora per non andare alla deriva nei tempi presenti e futuri.
III
Mantello
La terza carta è IL MANTELLO che è il calore per quanti nel mondo cercano abbandono e conforto. Il Mantello porta l’abbondanza nel mondo, che si accompagna a nuove prospettive e pensieri, comprendendo fertilità e buoni presagi. Quando il mantello si rovescia diventa nascondimento per gli orrori del mondo, con presagi e profezie nefaste e funeste. Il Mantello si gira e rigira, rovesciando l’ordine della possibilità del proprio carisma.
IV
Bastone
La quarta carta è IL BASTONE per il sostegno del mondo, il sostegno dell’uomo e della sua specie, il sostegno degli Atti e delle Azioni nella Nuova Cosmogonia che si manifesta come Metafora della Nuova Evoluzione. La carta del Bastone è anche la finzione dello stato e della forma dei governi, e si mostra come comportamento sociale alterato e fasullo in modo da ingannare coloro che ne fanno uso. Il Bastone è anche arma fisica e morale in grado di dirimere le controversie e le azioni barbare del mondo.
V
Pietra
La quinta carta è LA PIETRA che esprime e racconta la durezza della vita è dell’ambiente ostile e naturale. È anche il corpo nella sua pietrificazione quotidiana attraverso l’inerzia e la ritualità delle azioni disoneste perpetuate senza la consapevolezza che tutto si frantuma prima o poi. La carta della pietra ci ricorda l’immobilità dei nostri principi, nel comportamento virtuoso, ma al contempo nel comportamento vanitoso e delittuoso. La pietra offende e blandisce. Occorre accortezza.
VI
Sigillo
La sesta carta è IL SIGILLO che vuole rappresentare il contratto fra gli uomini, ma anche il contratto con se stessi e i principi che animano gli esseri umani. Il contratto è anche il capestro, l’immobilità, l’impossibilità di evolvere nello spirito e nell’anima sia dell’individuo che del mondo intero. La carta del Sigillo - in questi Tarocchi delle Nuova Cosmogonia consegnati dal mondo al Saggio Sciocco per la lettura delle “cose” del mondo in un eventuale futuro prossimo venturo - la carta del Sigillo dunque è anche la partenza per il viaggio senza ritorno se animato da cattive intenzioni, e al contempo è anche il legame con le cose giuste del mondo.
VII
Cappello
La settima carta è IL CAPPELLO che significa protezione dalle intemperie spirituali del mondo, animate da vanità e scelte scellerate. Protezione contro le avversità della natura e dei cambiamenti atmosferici. Il significato della carta è anche quello dell’investitura politica e sociale degli architetti del mondo superiore in grado di decidere le sorti nel bene e nel male. Per questo il cappello è anche autorità non sempre conferita nel giusto modo e con il giusto mezzo a chi del cappello fa uso. Il significato ultimo - ma non necessariamente tale - è quello della grande possibilità che il centro del mondo possa amministrare le proprie scelte virtuose mettendole al riparo da una subitanea evaporazione attraverso testa.
VIII
Gomitolo
L’ ottava carta è IL GOMITOLO che da sempre si srotola e si arrotola a seconda delle oscillazioni del mondo intorno ai fatti più o meno delittuosi, ma anche intorno a quelli più virtuosi. Il gomitolo cerca le complicazioni per ordinarle, ma anche per srotolarle senza indugio davanti agli occhi attoniti dei viventi del mondo. Lunga vita ai segreti e alle trame nascoste e mai rese veramente manifeste a chi è sottoposto, umile e retto fra i più e nella moltitudine e dei ciechi benpensanti. La carta del Gomitolo crea i segreti e li ingloba ingarbugliandoli quando il gomitolo è sciolto, ma è anche longevità di cui non si conosce l’inizio o la fine se si cerca di abbandonare la forma sferica della linea del tempo.
XIX
3 chiodi
La nona carta è I 3 CHIODI che sono in primis il sacrificio, quello cristiano della croce ma anche quello pagano, perchè un chiodo è per la mano destra, un chiodo e per la mano sinistra e il terzo va disposto a proprio gusto - come di solito agisce il mondo nel presente e nel futuro - ora per la lingua, ora per l’occhio, a volte per il lobo dell’orecchio e altre per i piedi, che sia il sinistro o il destro poco importa quando il sacrificio che ci viene chiesto dagli eventi presenti e futuri del mondo è tale e quale a quello che pensiamo. I 3 chiodi sono anche il cammino, la misura della distanza fra il primo e poi il secondo e infine il terzo. E in alcuni casi i 3 chiodi sono la prigione che stiamo vivendo e che vivremo ancora se la natura dell’uomo nel mondo non riesce a rinsavire.
X
Sole
La decima carta è IL SOLE che ci porta la luce vitale, che illumina le cose del presente e del passato, sia buone che meno buone. La luce non ha prezzo e non ha vergogna di illuminare ciò che è sotto il sole. E poi è anche la carta he in indica la natura nel suo mistero e complesso edificio che ci circonda in ogni dove e per ogni parte. Infine il sole è la vita, ma quella dovremmo preservarla, difenderla, accudirla, invece che spezzarla, calpestarla, disconoscerla. Ma per questo la carta del Sole poco può fare, se non sono gli uomini a farlo.
XI
Pesce
L’undicesima carta è IL PESCE che si muove nelle profondità, pesca la vita là dove noi mai andremo e per questo vive per la profondità e simboleggia uno stato di coscienza profondo. La profondità potrebbe salvare i nostri sguardi e pensieri qualora sapessimo cosa farne. Ma la carta del Pesce in questo mazzo è anche stoltezza nel comportamento quando agiamo senza profondità. Ancora una possibilità di questa carta oscilla fra il simbolo religioso cristiano e il silenzio. Quel silenzio che si potrebbe e si dovrebbe fare in tanto rumore che ci piace tanto.
XII
Stella
La dodicesima carta è LA STELLA anch’essa simbolo importante: prima di tutto per l’auspicio. Siamo nati sotto una buona stella, siamo nati sotto una cattiva stella, ma questo come facciamo a stabilirlo? E’ un modo di dire e in questo la carta ci mette di buon umore, ma ci può anche spaventare quando ci muoviamo in modo screanzato e avulso dall’organico mondo naturale. A volte però la Stella è indicazione per la via come nel presepe lo fu per i Re Magi e lo sarà in ogni Natale che contempli tale usanza di disporre i pastorelli, anche in forma di guida per quelli che guardandolo non sanno fare altro che commentare a sproposito: ma che bello! ma che bello!
XIII
Cervo
La tredicesima carta è IL CERVO, una carta misteriosa di cui poco si può dire. Potrebbe presagire avventura? E chi lo sa? Potrebbe presagire sortilegio? E come possiamo esserne coscienti? Del suo credo nulla si sa che non sappiamo già. E’ però - con sicurezza alquanto determinata - anche simbolo del sesso. Sesso come rapporto di corpi e poco di anime. Il Cervo è la carta dell’enigma. Non ne parliamo più, va bene?
XIV
Lanterna
La quattordicesima carta è LA LANTERNA che rappresenta la via e la luce e artificiale accesa dagli uomini per tracciare il percorso. Ma quando questo percorso è costellato di errori , la carta si volge in perdono come se l’errore potesse essere cancellato, spazzato via dalla faccia della terra, come se niente fosse. Che brutta cosa! E allora la carta può indicarci la preghiera salvifica per un pentimento che ci occorrerà praticare prima o poi. Voi che ne dite?
XV
Brocca
La quindicesima carta è LA BROCCA che simboleggia - in questa astrusa e visionaria Nuova Cosmogonia - il rinfresco per il corpo e per la mente, per la gola e per lo spirito, prima però di trasformarsi in ubriachezza. Attenzione al mondo degli ubriachi, sempre troppo colmi di liquidi e liquami per colpa della Brocca, che invece di diventare lavatoio si trasforma in porcilaia per le nostre dannate membra senza speranza di refrigerio alcuno.
XVI
Falce
La sedicesima carta è LA FALCE che non ha tanto bisogno di descrizioni quando compare al nostro orizzonte perché essa è principalmente la mietitura di quel grano maturo tanto vitale per le nostre azioni virtuose. Ma essa - al contrario - è mietitura di vita nel suo aspetto delittuoso e intenzionale quando è l’uomo di oggi a perpetuare il delitto ai danni del suo simile. Morte ma anche simbolo che in un lontano passato ha celebrato le nozze con il martello. Ora, però, sono divorziati da anni e la loro unione è un lontano ricordo.
XVII
Capanna
La diciassettesima carta è LA CAPANNA (che è anche TENDA nell’immagine e forse nel suo significare e apparire). La capanna diventa la famiglia che gli uomini di buona volontà cercano perdutamente, ma nello stesso istante può diventare nomadismo errabondo e senza meta. Altre volte è semplicemente rifugio temporaneo e precario, ma pur sempre un buon ricovero, prima di riprendere il viaggio verso azioni e comportamenti migliori.
XVIII
Cuore
La diciottesima carta è IL CUORE che non ha bisogno di altro che di essere accettato da tutti gli uomini del nostro mondo in virtù del fatto che come motore della vita può indicarci una via migliore. Il cuore diventa simbolo a volte: l’ho fatto con tutto il cuore, che non significa che mi sono strappato l’organo fisicamente dal petto, ma ho semplicemente fatto del mio meglio. Insomma come tutti quei modi di dire che vogliono sembrare migliori di altri, o addirittura del non detto. Come per esempio: cuore della mia vita! Ma che vuol dire? Ma per piacere!
XIX
Panca
La diciannovesima carta è LA PANCA una figura anomala e monastica in questa compagine di carte e presagi che vuole indicarci il riposo del corpo, l’umiltà dello spirito, la comunione confessionale degli uomini e delle donne, e forse anche possibilità di casa in quanto tetto, ma anche semplicemente come seduta per riposare le gambe quando non ci sono sedie.
XX
Luna
La ventesima carta è LA LUNA, e qui possiamo dire che si può pensare simbolicamente a un presagio contrario a quello messo in atto dalla carta del Sole. Ma la Luna è pensiero, ragionamento, riflessione, quando non è modo di dire: hai la luna storta. Ma perché storta? Forse perchè e anche sogno? O perchè alla Luna guardano gli innamorati? O perché la luna condiziona l’umore degli uomini e fa salire e scendere le maree? Insomma la Luna è ancora un mistero. Non che non lo sia il Sole.
XXI
Sale
La ventunesima carta è IL SALE e chiude il cerchio di questa Nuova Cosmogonia dei simboli e dei presagi perchè il Sale è senso del mondo, quando non si disperde in mille rivoli di modi di dire: cum grano salis locuzione. latina (propriamente: «con una presa di sale»). – Espressione e probabile adattamento della frase di Plinio il Vecchio in Naturalis. Historia. Libro 23, pagina 77, capitolo 3, addito salis grano «con l’aggiunta di una presa di sale», di uso frequente nel senso figurativo «con un po’ di discernimento»: le sue parole vanno intese cum grano salis, non vanno cioè prese alla lettera.
Fool
L’ultima carta (non necessariamente ultima) ma con infinite posizioni possibili è la carta del FOOL o anche detta carta del MATTO o del JOLLY. La carta del FOOL prende posizione e cambia le carte in tavola, letteralmente. Scompagina la profezia del futuro e la lettura del presente. Essa può sovvertire l’ordine degli eventi, far diventare negativo il positivo e positivo il negativo. Non ha regole, non ha padroni, non conosce né re e tantomeno regine, ignora l’ordine, scavalca gli eventi, ci fa piacere quello che non ci piace , ci fa dispiacere quello che ci piace. E’ la carta dell’enigma e dell’euforia e per questo porta con sé l’immagine del Saggio Sciocco.
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