(Continua): Testimonianze dal Seminario sulla Performance concluso a Scuola Grock

Signora con cagnolino, 2017, nella performance At the present moment (April 26th) 
all is suspended in the hope of a ‘solution’di A. Syxty. Cortile dell'Orologio, Palazzo Litta, Milano (foto Gianni Foraboschi)

Ecco altre 2 testimonianze dal Seminario sulla Performance tenuto a scuola Grock 26-27-28 giugno.
Il rapporto è con il proprio io (identità) che si spoglia, si mette a nudo, tramite azioni pensate in precedenza su un progetto.
Ogni deriva dell'azione narrativa è cruda, essenziale, asciutta, densa di una consapevole 'versione dei fatti'.
E' come una detection story in grado di depistare continuamente.
Luciano, 2017, nella performance At the present moment (April 26th) 
all is suspended in the hope of a ‘solution’di A. Syxty. Cortile dell'Orologio, Palazzo Litta, Milano (foto Angelo Redaelli)

ALESSANDRO
È stato un momento di ricerca collettiva che ha ampliato in modo drastico la mia visione sul fare arte.
È stata la scoperta di una nuova prospettiva possibile, quella insita nella performance appunto, in cui l'azione viene fatta in un modo così differente da quanto avviene nel teatro:
la non descrittività, lo spogliamento da ogni alibi, da ogni travestimento, da ogni ricamo o decorazione, l'uscita dall'interpretazione, la scarnificazione all'essenziale, l'immediatezza creativa, l'azione del corpo come scrittura, diretta e nuda, del e nel mondo.
Un nuovo mondo, che permette possibilità poetiche uniche e che affascina per la sua forza cruda e dirompente.
Tutte scoperte che, al di là della sentiero della performance, hanno avuto in me anche delle forti ricadute nel campo del teatro: mi hanno aperto punti interrogativi sul modo in cui si sta in scena, su quali insegnamenti si possono trasportare, in modo felice, dalla performance alla pratica teatrale (probabilmente tutti).
Inoltre, sia l'esperienza, unica, di aver messo in atto una mia personale proposta di performance, la quale mi ha permesso di sentire un nuovo modo di stare nello spazio scenico, sia l'aver assistito alle performance dei miei compagni, tutte molto puntualmente originali e vibranti di vita, ha stimolato enormemente la mia creatività, accendendo la sete di sperimentazione e di ricerca d'arte.

Impermeabile, 2017, nella performance At the present moment (April 26th) 

all is suspended in the hope of a ‘solution’di A. Syxty. Cortile dell'Orologio, Palazzo Litta, Milano (foto Angelo Redaelli)

GABRIELE
Nei tre giorni del Seminario sulla Performance non posso non annotare degli Events:
- Incontro di Persone in un certo Spazio
- Presentazione di un Gesto Identitario durato un certo Tempo
- Migrazione di Corpi in alcuni gesti identitari degli altri
L'indagine su questa forma d'arte continua... tanto che al mio corpo resta:

MISTERIOSA INTIMA SEGRETA ENIGMATICA PERSONALE

Parole queste che avevo dimenticato nel mio percorso d'attore a favore del loro Contrario...
E che ora riemergono come Memoria, cosi riscopro il loro Valore Fondamentale per il mio Corpo/Transfert di Conoscenza.
Avverto nel mio Corpo una Sensazione Primordiale ... Forse Intuisco che nell' Azione/Presenza del Performer è trasmessa l'Informazione della "Sua Condizione Vitale"... un Dato molto Sensibile, difficilmente Criticabile Attorialmente, anzi estremamente Stimolante che fa Riflettere sull'Espressione Essenziale d'Essere e basta.
È stata una Esplorazione molto Singolare e Unica, sia nel fruire come Ospite e sia nel compiere da Performer una Performance, ho sentito una sorta di Smarrimento: "Onesto" "straniante" come Abitare in un "Sogno lucido";  che poi è diventato una Profonda Simpatia verso "l'ignoto".

Ringrazio tutti quelli che c'erano a questo Esperimento molto Sorprendente!

Luciano con finestra blu, 2017, nella performance At the present moment (April 26th) 

all is suspended in the hope of a ‘solution’di A. Syxty. Cortile dell'Orologio, Palazzo Litta, Milano (foto Angelo Redaelli)

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