RFS - La cartografia della casa: i segni e le mappe, tracce di un percorso.

La cartografia della casa: i segni e le mappe, tracce di un percorso.

Molte persone stanno venendo a RFS, e molti altri saranno curiosi e forse verranno. 
Per questo motivo mi sono deciso a fare una riflessione sulla cartografia della casa.

Per cartografia intendo tutti i segni visivi su muri e pavimenti, le mappe su carta appese al muro, la stanza O.R.O.R. (quella non abitata dai performer) e così via.





Intendiamoci subito Rooms for Secrets è un paesaggio concettuale e come tale si adatta a qualunque luogo fisico.
E quando dico si adatta intendo che può essere “ricoverato” nel letto di un fiume, sulle acque di un lago, in una piscina svuotata, in un albergo abbandonato o ancora in costruzione, in un prato, in un bosco, in una stazione ferroviaria, in un aeroporto, in un parcheggio sotterraneo, e così via. 

Il luogo non è RFS. 
Il luogo diventa RFS.


Nel caso di RFS al momento presente il progetto è ricoverato” nei 2 appartamenti al terzo piano di casa Boschi Di Stefano a Milano, in via Giorgio Jan 15,  a opera dell’architetto Portaluppi.
Già casa museo al secondo piano dello stesso stabile.

Gli appartamenti di cui parlo - per chi ha visitato RFS o ha intenzione di farlo - sono collegati fra loro da un pianerottolo, e all'arrivo io ho voluto definirli - attraverso un cartello - SHELL-A e SHELL-B, guscio A e guscio B.

L'idea di guscio, in questo caso è appunto, la protezione, il ricovero dell'intero progetto.
RFS è un progetto di scrittura - oltre che del/con il corpo - anche con i segni e le mappe pittoriche.

Sono mappe "magiche" inventate e pensate a livello pittorico come dei reperti di dimensioni grandi o piccole, a loro volta composte da frammenti di altre carte, segmenti colorati (oro, blu, rosso, giallo), amuleti di vario genere.

Indicazioni, frecce e numeri servono a indurre l'occhio del visitatore allo spostamento: dal contenuto assente alla forma presente e viceversa.

Scritte, frasi, parole, numeri si alleano nell'architettura generale che traccia un percorso, una presenza, una RI-FLESSIONE attraverso le parole di Michele Zaffarano, costruite anch'esse e architettate come un ambiente concettuale di senso: CORPO, PSICHE, ECONOMIA, RELIGIONE, SPAZIO.





Anche il Saggio Sciocco, durante l'orario di visita del pubblico - compone la sua mappa.
Ma di questo scriverò in un prossimo post, dove scriverò anche dei cartelli in formato A4 messi in cornici bianche e nere appese alle pareti.


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